Qualche sera fa ho ribeccato un amico che non vedevo da tempo e siamo usciti a bere una cosa. Si è parlato molto e, quando a un certo punto si è nominato Trump, il mio amico mi fa: “Ma secondo te ce l’ha un piano? O va semplicemente a ruota libera?”. Domanda legittima quantomeno, dato che, visto quello che sappiamo sull’attuale amministrazione, davvero è complicato farsene un’idea. Sono mesi che arrivano informazioni e notizie veramente assurde. Sinceramente, non saprei dare una risposta, sicuramente una cosa è chiara: la strategia della distrazione è un meccanismo molto diffuso, accontentare l’opinione dell’elettorato con quelli che sono stati definiti da molti giornalisti “strumenti di distrazione di massa”, si può vedere in tutti i governi della destra globale, anche in Italia. Certo poi, un conto è strumentalizzare e citare a vanvera il Manifesto di Ventotene, un altro è dire pubblicamente di voler annettere la Groenlandia…
Devo dire che per me non è per niente rassicurante sapere di aver affidato storicamente il controllo del mondo a gente come gli statunitensi, che comunque si masturbano e poi sborrano nei calzini, non sembrano per niente le persone più stabili ed affidabili di tutte. A parte, che problema c’è in America, la carta la usano esclusivamente per stampare banconote? Nei calzini, ma veramente? Ci sono i fazzolettini, vabbè. Una cosa, più di tutte, mi spaventa abbastanza, ovvero una determinata dinamica politica: in Italia, per esempio, esistono tanti strumenti politici che servono ai partiti nel gioco della maggioranza e dell’opposizione. Normalmente, se sale al governo una coalizione opposta a quella che c’era prima, la prima cosa che si fa è tagliare tutte le leggi passate negli anni del governo precedente, o comunque, quelle strumentalizzabili. È appunto un gioco politico, si fa per attaccare i gruppi parlamentari dell’opposizione, com’è successo al M5S con il Reddito di cittadinanza. In America la cosa è analoga, ma si fa con le guerre. Cioè, quattro anni di amministrazione Biden, guerra in Ucraina? Governo Trump, pace in Ucraina! Che comunque, se a pagarne le conseguenze sono i tuoi stessi cittadini, come succede in Italia, dici vabbè, quando poi le vittime sono persone che abitano a migliaia di chilometri di distanza…
Comunque, questi dell’amministrazione Trump fanno sul serio. Il 15 marzo, c’è stato un importante attacco militare statunitense in Yemen, contro decine di postazioni degli Houthi. La cosa ha fatto notizia grazie alla vicenda Goldberg, direttore editoriale di The Atlantic, che è stato inserito “per sbaglio” in una chat Signal, con all’interno il direttivo dell’attacco, tra cui il Vicepresidente Vance, il Segretario di Stato Rubio, la Direttrice dell’Intelligence nazionale Gabbard e il Segretario della Difesa Hegseth. Il giornalista ha pubblicato alcuni screen della conversazione, in cui si parlava in maniera dettagliata di modalità e tempistiche dell’operazione, pure con le emoticon. Ora, a parte che il gruppo si chiamava “Houthi PC small group”, veramente “Venerdì sera calcetto”, ma ti pare che adesso i governi si mettono d’accordo per messaggio? Ma poi su Signal, io me lo ricordo dai tempi del liceo, lo usavo per comprare il fumo, questi ci organizzano le missioni speciali anti-terrorismo, per salvare il Canale di Suez. Ma poi, vuoi stare attento a chi ci metti? Vai a vedere poi, sempre giornalisti, vai a capire se sono in buonafede…
C’è Kristi Noem, Segretaria della Sicurezza Interna, che qualche giorno fa ha girato un video social per la propaganda del rimpatrio, di fronte ad una cella piena di quelli che sembrano veri e propri gangster, detenuti al CECOT (Centre of the Confinement of Terrorism), prigione di massima sicurezza in El Salvador. Il video devo dire è una chicca: lei, tutta in tiro, cappello e rolex, con la piega fatta, dietro questa camerata di uomini veramente spaventosi, mezzi nudi, tutti pelati e tatuati. Me lo immagino il ministro Piantedosi che gira un video TikTok al 41 bis di, che ne so, Cuneo (che in questa mia fantasia è El Salvador, ma c’è da dire che anche tra Noem e Piantedosi esistono delle belle differenze). E poi vabbè, il migliore di tutti, Musk, il direttore ketaminico del DOGE, che qualche giorno fa si è presentato ad un evento in Wisconsin per la campagna elettorale dei giudici della Corte Suprema, ‘na cosa seria, con un cappello a forma di formaggio… Vi giuro, ho cercato online, mi sembrava una cosa o troppo ermetica o veramente una cazzata. Ho scoperto che il Wisconsin è definito “il caseificio d’America”, è come fare campagna elettorale in Molise e vestirsi da caciocavallo (a parte che giù da noi ci sono molti politici che hanno la stessa forma di prodotti caseari).
Gente seria, insomma…